Quel rissoso, irascibile, carissimo, adorabile cinghialone di Lubriano, provincia di Viterbo. Non si trasforma mangiando spinaci come Braccio di Ferro ma divorando l'erba dei campi di calcio. E' un trascinatore nato capace di fare da solo la colonna sonora di una partita di calcio.

I suoi accessi d'ira sono improvvisi e violenti come una tempesta tropicale. Di colpo il suo sguardo si rabbuia, il collo si inclina impercettibilmente in avanti mentre giunge un primo scroscio di pioggia di avvertimento seguito a breve distanza dalla furia e dai decibel di un temporale che si scatena implacabile su arbitro, avversari, pubblico e magari anche compagni di squadra per placarsi dopo qualche istante da fine del mondo.

Romanelli è fortissimo fisicamente, dotato di una velocità di base e di una progressione davvero fuori dal comune. Tecnicamente eclettico è in grado di giocare (ed ha giocato) in tutti i reparti. Il meglio di sè lo da sulle fascie, quando innesta il turbo per mitiche discese coast to coast, dove ha dimostrato ottime capacità realizzative (8 reti nel campionato 2006/07). Splendido ed indimenticabile il suo goal al Turriaco realizzato con un irridente cucchiaio dopo una travolgente discesa di 60 metri sull'ala sinistra del campo.

Er cinghia è anche l'unico del gruppo attuale (insieme a Zak) a potersi vantare di essere sceso in campo - addirittura in porta per un tempo - nella leggendaria partita Electrabel-Eurocom, finita 8-1, del settembre 1996, che gli storici vedono all'origine della saga di Eurocom3.

E mo' controllatela "sta palletta maggica"...